Una pratica diffusa negli USA nell’ambito della pubblicità, il corporate barter sta prendendo sempre più piede anche qui da noi, ma cos’è? Come funziona?
Corporate Barter vuol dire letteralmente “baratto aziendale”, si tratta di una moderna modalità di compravendita tra imprese, che prevede uno scambio di beni o servizi tra aziende.
Consiste in una transazione commerciale in cui vi è, tra le due parti, uno scambio di beni e servizi, senza che venga utilizzato del denaro.
Non si tratta però di un semplice baratto, ma di una alternativa ai classici accordi e trattative, che può essere costruita in modalità molto differenti tra loro. È per questo che viene utilizzata anche nelle aziende, da cui appunto “corporate”.
Ci sono infiniti modi di effettuare un corporate barter, come infinte sono le ragioni per cui viene usata questa modalità. Nonostante questo, le tendenze di mercato sembrano aver delineato un comportamento più o meno comune a tutte le aziende.
Spesso, infatti, si sceglie il bartering quando si intende recuperare valore da un'attività che ha perso parte o la maggior parte del suo valore, cercando di massimizzarne i benefici, e spesso per smaltire delle scorte che non verrebbero vendute.
I vantaggi di questa pratica sono molti. Innanzitutto, beni e servizi scambiati con questa modalità permettono alle aziende di liberarsi di merci che altrimenti si venderebbero con difficoltà. Si aggiunge una caratteristica altrettanto fondamentale: gli scambi, in questa pratica, vengono svolti senza che vi sia del denaro. Questo fa del corporate barter una pratica largamente utilizzabile quando c’è mancanza di liquidità, come accade in contesti economici di grande difficoltà.
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