Credo che molti di voi se ne siano accorti sui social, e tutti si sono chiesti “cos’è successo tra Meta e Siae?”. Vediamo di capire cosa sta succedendo.
Di punto in bianco, in Italia tutti si sono trovati a non poter utilizzare molte canzoni sui propri social. E peggio, la scomparsa di queste canzoni è retroattiva, quindi tutti quelli che le avevano usate per post, reel e via così si sono trovati cancellate (su Facebook) o mutate (su Instagram) le proprie creazioni. Ma come mai?
Tutto nasce dal mancato accordo tra Meta e Siae. Il contratto di licenza sul diritto d’autore tra le parti è scaduto a dicembre, e nel mentre non è stato raggiunto un raccordo tra le parti per il rinnovo.
Siae detiene la maggior parte dei diritti d’uso dei brani in Italia, e questa situazione ha appunto portato Meta a creare un team dedicato, che in 48 ore ha bloccato o rimosso tutti i brani e i contenuti con questi brani di possesso della Siae.
Questo mancato accordo (unico in tutto il mondo) pare sia dovuto ad una richiesta della Siae di quantificare i ricavi provenienti dall’uso dei brani. Richiesta a cui Meta non ha risposto, e ha deciso di bloccare gli accordi.
Meta dice che “La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità”, e che per il momento procederà (come ha appunto fatto) a rimuovere i brani. Si auspica però di riuscire a trovare nuovamente un accordo con la Siae.
Quest’ultima però recrimina la posizione di Meta, recriminando al colosso americano l’aver deciso in maniera unilaterale lo stop alle contrattazioni, dopo la richiesta di trasparenza.
Questo è, in poche parole, cos’è successo tra Meta e Siae.
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